Una rilettura di Hobbes e di Vico rivela che i due grandi filosofi avevano molto in comune, anche se, a prima vista, sembrano radicalmente opposti: Hobbes dibatteva dentro di sé lenigma delle passioni e il loro rapporto rispetto alla cognizione razionale-matematica. Questa tensione implicita nellopera del filosofo inglese è poco conosciuta, o per lo meno, non riconosciuta esplicitamente. Grazie agli sforzi di Franco Ratto, questa lacuna viene colmata con il confronto che abbiamo di fronte a noi. In questo libro lautore si pone il perché di questa identità di posizioni e risponde alla domanda in modo indubbiamente originale: presentando una rete di citazioni, da opere di Vico e di Hobbes, che si stende fitta su alcuni contenuti essenziali toccati dai due filosofi. Per una singolare forma di empatia, che nasce in lui dallassidua frequentazione della filosofia del Seicento, Ratto sembra ricalcare le orme dei grandi matematici di quel tempo che, impostato nel modo più rigoroso possibile un arduo problema, ne lasciavano la soluzione al lettore, nellintento, così affermavano, di non sottrargli il gioioso rischio della interpretazione.